La Matematica, in tutte le sue componenti, dall’analisi matematica all’algebra, dalla geometria alle matematiche applicate, è una disciplina indispensabile per tutta la ricerca scientifica e tecnologica, abitua al ragionamento e alla riflessione, stimola le capacità di intuizione e di ricerca, logiche e di astrazione, di modellazione e di calcolo, per tutte le scienze teoriche e applicate, quali la fisica, la chimica, la biologia, la medicina, l’economia, l’informatica, l’ingegneria.
La tradizione italiana nella didattica della Matematica è storicamente legata all’approccio deduttivo, che parte da definizioni e ipotesi per arrivare, attraverso ragionamenti e dimostrazioni, ad una tesi e ad una regola, applicabile, laddove necessario, alla interpretazione di fenomeni fisici o naturali e alla soluzione di problemi reali. Questo approccio richiede lo sviluppo di un rigoroso e necessario linguaggio formale che non agevola l’avvicinamento alla disciplina, e in alcuni casi facilita l’allontanamento dalla stessa, in particolar modo in questa fase storica di passaggio dall’apprendimento per lettura all’apprendimento per ascolto e visione, labile e poco duraturo.
L’approccio induttivo invece parte dall’osservazione sperimentale di un fenomeno e/o dalla definizione di un problema, per portare alla formalizzazione dei contenuti della sperimentazione, definire una legge e/o risolvere un problema. Questo approccio può essere utilizzato proficuamente per l’insegnamento della Matematica perché la collega alla realtà dei fenomeni e rafforza il suo rapporto con la soluzione dei problemi applicativi, anche in relazione allo sviluppo tecnologico in atto basato sull’Informatica, sull’Intelligenza Artificiale e sulla Data Science.
I due approcci appaiono dunque contrapposti, ma non sono necessariamente esclusivi, come insegna l’esperienza galileiana che coniugava il metodo induttivo-sperimentale da utilizzare in una prima fase di osservazione del fenomeno con quello deduttivo da utilizzare successivamente per trarre tutte le possibili conseguenze formali.